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INIZIO SU Circolo Italiano Locarno

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Discorso del presidente del Circolo Italiano

Locarno alla festa per il 100° anniversario di fondazione il

6 maggio 2007

  

Sig. Presidente del Consiglio Comunale Peter Zèmanek

Gentile Signora Vice Sindaco prof.ssa Zaninelli

Sig. Console Generale d’Italia in Lugano Ministro Alessandro Pietromarchi

Signori Presidenti dei Comites, Signori presidenti delle Associazioni Italiane in Ticino, Signori Corrispondenti Consolari, cari Soci, gentili signore, egregi Signori,

A nome del Circolo Italiano di Locarno vi porgo il più cordiale benvenuto a questa manifestazione con la quale vogliamo festeggiare  il 100° anniversario della fondazione del Circolo Italiano di Locarno.

La nostra Associazione è nata infatti il 16 settembre del 1906 dalla fusione di due associazioni preesistenti ossia “ La Fratellanza Italiana “ e la “ Mutua educativa”.La nuova denominazione era  “ Unione italiana di Mutuo Soccorso Fratellanza  Mutua educativa “;

Il nome stesso indicava che si trattava di una società di mutuo soccorso; il capitale sociale ammontava a fr. 14'834.05 corrispondenti pressappoco  a  oltre 250'000.—franchi di oggi.

Non sto qui ad illustrare i motivi per cui in quel periodo sorgevano questo tipo di associazioni, in quanto ne parlerà più tardi approfonditamente e con maggior competenza di me il Dr. Huber.

Non abbiamo tanti dati dei primi anni di vita dell’ associazione, ma sappiamo che era oltremodo dinamica, e composta da dirigenti così lungimiranti che già  due anni dopo,  nel settembre del 1908 , era stata edificata la “ Casa d’Italia “; quale sede dell’associazione; dalle foto dell’epoca  risulta che era l’unica casa esistente nella zona.

L’associazione, oltre all’assistenza, già nel 1917 si occupava  di attività culturali e ricreative, soprattutto organizzava spettacoli teatrali presso la casa d’Italia e altrove; gli introiti, tolte le spese, venivano utilizzati per l’assistenza ai connazionali bisognosi.

Le relazioni con le autorità locali erano intense e proficue, e le autorità cantonali esentavano  dal pagamento delle imposte, per quegli spettacoli  organizzati per beneficenza: l’associazione si faceva vanto di accogliere anche grandi artisti italiani che si trovavano a Locarno e dintorni, basta vedere la foto con dedica che il Compositore Ruggero Leoncavallo dono` all’Associazione in occasione di una recita de “ I Pagliacci “ a Locarno.

Con le autorità Italiane le cosa andavano bene, tanto è vero che l’Associazione donò allo Stato Italiano, il terreno per la costruzione dello stabile del Vice Consolato come risulta dai documenti ; Vice consolato che, come tutti sapete, è stato chiuso con la fattiva collaborazione delle autorità Italiane di Berna degli anni 1999-2000 nonostante il Cil insieme ad altre associazioni ed al Comites abbia raccolto oltre 7000 firme contro la chiusura

Con l’avvento del fascismo incominciarono le interferenze del governo Italiano in seno all’associazione dettando perfino consigli su quali opere teatrali rappresentare; l’associazione resistette fino al 1936, anno in cui su istigazione, secondo alcuni documenti dell’epoca, delle autorità consolari, fu sciolta.

L’Associazione però, pur sciolta formalmente , in effetti ha continuato ad esistere nel cuore e nello spirito dei Soci ; infatti già a partire dal 1940 è stata varie volte ricostituita dagli stessi componenti   che precedentemente  l’avevano sciolta ma che purtroppo militavano in schieramenti diversi ( fascisti ed antifascisti ).

Finalmente, finita la guerra l’associazione fu ricostituita il 17 giugno 1945 con il nome di “Circolo Italiano Locarno “con lo stesso spirito e gli stessi principi del 1906 adeguati ai tempi nuovi.

Oggi abbiamo il piacere  di aver qui con noi la signora  Silvia Della Torre  che  fece parte sin dall’inizio di questa affascinante avventura.

Da allora il CIL si è evoluto, adattandosi ai tempi e negli anni 1960-1970 sotto la guida di diversi illustri personaggi quali Battista Pesenti, Elena Vandoni, Giuseppe Tresoldi, Carlo Petoletti , Musini e tanti altri è riuscita ad ampliare la “ Casa d’Italia “ con l’aiuto ed il consenso di Vice Consoli  illuminati quali Del La Foret, Signorelli , Zeppa ; Casa d’Italia di cui a tutt’oggi curiamo a nostre spese la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutto il piano terreno.

A partire dagli anni cinquanta e fino a fine anni sessanta, il CIL si occupava soprattutto di aiutare i connazionali ad inserirsi nel nuovo tessuto sociale, ricordiamoci che era il periodo della grande emigrazione italiana dal Sud Italia, per  esempio aiutandoli a trovare alloggio, informandoli sui propri diritti, occupandosi dei bambini , per i quali per esempio venivano esplicitamente proiettati film e documentari nella Casa d’Italia.

Successivamente, a partire dagli anni settanta le necessità dell’emigrazione italiana sono cambiate, non c’era più una diffusa necessità di assistenza per cui pur affrontando casi singoli, il Circolo Italiano si è orientato maggiormente verso una attività ricreativa , informativa e culturale continuando e potenziando

L’attività teatrale, con una sezione separata denominata“ Filodrammatica Italo Ticinese “  operativa già negli anni sessanta.

Sono state organizzate conferenze a carattere storico, per esempio sul contributo dei Ticinesi al Risorgimento italiano, ( prof. Luigi Del Priore: vedi pure l’opuscolo pubblicato e qui a disposizione ) conferenze di religione comparata ( don Carlo De Vecchi ) e molto altro ancora.

In particolare sono state allestite  numerose mostre di pittura,  un concorso il cui vincitore è andato a studiare all’ Accademia di Brera diventando un noto pittore; sono state organizzate ogni anno a partire dal 1989 serate lirico canore li per avvicinare la gente alla bella musica, spettacoli d’operetta ( La Scugnizza ).

Notando  presso i nostri connazionali un grande interesse  a conoscere le città d’arte italiane  abbiamo organizzato decine e decine di visite guidate a città e  musei , che certamente hanno arricchito chi ha partecipato.

Non  sono state trascurate  l’attività informativa  con conferenze e dibattiti su problemi pensionistici, sindacali ecc.  e neanche l’attività puramente ricreativa con l’organizzazione di incontri e cene alla Casa d’Italia e altrove ; devo dire con una punta di orgoglio che poche associazioni di volontariato quale è la nostra riescono a sviluppare una media di 12-14 manifestazioni l’anno.

In tutti questi anni  la nostra associazione è stata pertanto un centro di riferimento socio culturale indispensabile ed efficace per la comunità italiana e non   ed ha contribuito ad elevare, insieme alla società che ci sta intorno nel suo insieme, le condizioni di vita morali e materiali  non solo dei nostri Soci ma anche  degli altri cittadini; il CIL ha costituito perciò per decenni, sia durante le due guerre mondiali, sia dopo, un punto di riferimento essenziale ed insostituibile per gli Italiani del Locarnese.

Soprattutto nel secondo dopoguerra quando il numero degli emigranti è stato elevato  esso ha costituito un punto d’incontro essenziale tra i lavoratori italiani e indigeni contribuendo a cementare quei vincoli di amicizia e solidarietà ormai indissolubili.

Ma poco o niente di quello che è stato fatto sarebbe stato possibile, se non fossimo vissuti in una città , ed in un Paese che ci ha garantito, nel corso di un secolo, oltre a buone condizioni di vita materiali in cambio di lavoro, anche le condizioni di vita civili e morali con  parità di diritti e doveri senza discriminazioni di sorta,  se non fossimo vissuti in una città che ci ha sempre aiutato e benvoluto ( anche perché ci siamo fatti benvolere )  in un Paese che durante la seconda guerra mondiale ha accolto migliaia e migliaia di nostri connazionali salvando loro spesso la vita ( vedi episodi dei Bagni di Craveggia proprio qui vicino a noi e tanti altri )

Poco di tutto questo sarebbe stato possibile, se con gli alti e bassi come in tutte le cose, non avessimo avuto la collaborazione della maggior parte  dei Vice Consoli  e dei Consoli che si sono succeduti in tutti questi anni.

Ne sono venuti tanti in questi anni, la maggior parte di essi hanno lasciato un buon ricordo e non sono partiti volentieri, perché hanno trovato in questa città oltre ad una buona collaborazione  un calore umano non sempre riscontrabile altrove .

Poco  o niente   si sarebbe potuto fare se i Soci del Circolo non avessero voluto tenere il Circolo stesso indipendente da tutto e da tutti, rifiutando con veemenza, talvolta con durezza anche in tempi relativamente recenti intromissioni dall’esterno; niente si sarebbe potuto fare soprattutto se non si fosse obbedito allo statuto, tenendo fuori il Circolo dalla beghe politiche e da quanti, con sottigliezza lo volevano coinvolgere; la sola volta che l’associazione è stata coinvolta nelle vicende politiche ( durante gli anni del fascismo ) ha segnato la sua fine.

Negli anni passati abbiamo avuto dei “ Consigli “  da parte delle autorità Italiane, talvolta li abbiamo accettato, ma mai quando si trattava di imposizioni velate o meno.

Qualche volta, qualcuno mi chiede che senso ha ancora una associazione come la nostra: ebbene io rispondo che fino a quando ci saranno centinaia di soci, vuol dire, che nonostante le ottime condizioni di vita, nonostante la splendida città  in cui ci troviamo, l’associazione è necessaria; i nostri connazionali, nonostante l’elevato grado di  integrazione raggiunto, nonostante la doppia nazionalità sentono ancora il bisogno di ritrovarsi , e soprattutto i più anziani anche per ricordare con qualche risata ed una punta di nostalgia, come eravamo quaranta o cinquant ‘anni  fa  quando siamo arrivati a Locarno.

Questa associazione  è necessaria affinché i nostri figli che sono nati qua, si ricordino le loro origini, affinchè non dimentichino da dove provengono e dove si trovano; è per questo motivo che noi agevoliamo le famiglie e ci fa particolarmente piacere la partecipazione delle giovani famiglie alle nostre manifestazioni, di solito con figli piccoli,  i quali un giorno si ricorderanno che da bambini venivano alla “ Casa d’Italia di Locarno “ dove li portavano il papà ed il nonno, dove ancora nel 2007 si trovavano tanti Italiani insieme a tanti amici svizzeri a giocare a carte, a gioire o imprecare per la Nazionale di calcio, ad assistere per esempio allo spettacolo teatrale “ la Giara “ della compagnia tearale “Pulcinella “, o a ricevere ancora oggi il torrone o il carbone dalla Befana.

I giovani e adolescenti non vengono, anzi passano a salutare i genitori per qualche minuto e poi vanno con i coetanei, è logico che sia così, ma abbiamo notato, che quando diventano loro stesso genitori, partecipano con una certa assiduità alle manifestazioni.

Per questo motivo quando sento girare delle voci, secondo me non fondate, che lo Stato Italiano vuole dismettere ( che in parole povere vuol dire vendere )  la    “ Casa d’Italia “  non ci credo completamente: primo perché sussistono dei problemi giuridici difficili da risolvere,e sicuramente non risolvibili nel corso di un solo mandato consolare,  secondo perché sarò un ingenuo, ma non riesco a credere che vi  Sia  o sarà a Lugano un responsabile tanto poco lungimirante da non capire la funzione essenziale che questo edificio e quanto ad esso connesso riveste quale presidio dell’italianità e della presenza degli italiani del Locarnese soprattutto adesso che non c’è più il Vice Consolato; teoricamente ci potrebbe essere un’altra casa  d’Italia  in un altro posto, magari più bella, ma non sarebbe la stessa cosa.

Quest’Associazione ha un avvenire  ed i giovani che verranno in futuro dovranno principalmente ricordarsi che occorrerà lavorare sodo e non fermarsi davanti agli ostacoli, anche quelli che sembrano più insormontabili e non dovranno prevaricare lo spirito dell’associazione stessa; deve essere dato  Soci  quello che loro hanno bisogno e almeno in parte quello che richiedono,  tenendo conto  soprattutto del loro status e della loro cultura, cercando sempre di elevarla  senza forzature, pena l’insuccesso ; manifestazioni o attività non adatte sono destinate all’insuccesso come già capitato in qualche occasione; vi sono peraltro altre benemerite associazioni che svolgono attività esclusivamente culturali di elevato valore e successo.

Proprio per farci conoscere maggiormente anche dai giovani, abbiamo pubblicato il nostro sito ufficiale www.circoloitalianolocarno.ch  che sarà man mano aggiornato con le novità che si presenteranno e sempre riveduto e corretto.

 In esso verranno indicate man mano le attività previste, quest’anno per esempio il concorso di pittura, la serata lirica canora, la gita a Ravenna, Faenza e dintorni  a fine giugno , una serata ricreativa a giugno, una cena sociale , la tradizionale Castagnata , una visita guidata  ai Castelli del Piemonte, la irrinunciabile  festa di S. Stefano il 26 dicembre , la befana per i bambini il 6 gennaio 2008.

Talvolta qualcuno mi dice di avere l’impressione che non tutti percepiscono il senso della nostra attività e pensano,a torto secondo me , che siamo solo un gruppo di amici che pensano solo a mangiare e bere: a questi io rispondo che l’attività ricreativa che occupa un terzo delle nostre risorse, è una parte essenziale in quanto non è fine a se stessa, ma finalizzata a cementare amicizie e a crearne di nuove .

La nostra associazione si autofinanzia, ma per fare questo  abbiamo sempre mantenuto il senso della misura cercando di utilizzare al meglio le risorse e risparmiando dove possibile, in compenso svilippando, il comitato tutto una mole immensa di lavoro che però, quando le cose funzionano ripaga, con grande soddisfazione.

Prima di concludere vi prego di concedermi ancora qualche minuto della vostra attenzione, per una riflessione di carattere personale: vi prego di credermi se vi dico che nel mese di ottobre del 1986, quando feci il discorso per l’ottantesimo anniversario insieme all’amico vice Sindaco di Locarno il compianto arch. Claudio Bianchetti, mai mi sarei immaginato di dover fare il discorso per il 100° anniversario; se sono arrivato fin qui togliendo giorni e giorni, domeniche e sabati  interi al mio tempo libero ed alla famiglia lo devo all’affetto, all’amicizia ed alla stima di tutti i Soci ,che mi hanno sostenuto, ed a cui ricambio questi sentimenti  nonchè allo spirito di servizio che mi pervade; poco però avrei potuto fare da solo ringrazio perciò tutti i membri dei comitati passati ed il comitato attuale composto dalle Signore Maselli, e  Stefanini, dai signori Petruccelli Mario, Petruccelli Domenico ,Cannuli, Falco per la grande collaborazione ed il lavoro assiduo che svolgono.

Chiudo ringraziando tutti voi per la vostra attenzione, tutti i collaboratori, artisti, espositori, cantanti, che in decenni di impegno ci hanno permesso di fare quello che abbiamo fatto, ringrazio in particolare il Consigliere di Stato O.le Luigi Pedrazzini, il Vescovo sua eccellenza Mons.  Giacomo Grampa , il Consigliere Nazionale Fabio Abate, i sindaci di Gordola, Minusio, Losone, Tenero , Muralto per gli auguri che ci hanno espresso per iscritto e soprattutto tutti i soci che il CIL ha avuto ed ha.

Un particolare commosso ringraziamento va ai Soci che oggi riceveranno la targhetta per la loro trenta, quaranta, cinquanta, sessantennale militanza.

Se gli altri Soci ed i giovani seguiranno il loro esempio, l’avvenire del CIRCOLO ITALIANO DI LOCARNO è assicurato ancora per decenni.

Grazie per la vostra attenzione.

 

Ing. Sebastiano Turnaturi

 

Locarno, 6 maggio 2007

 

 

 

TARGHETTE COMMEMORATIVE ASSEGNATE DAL CIRCOLO ITALIANO DI LOCARNO IN OCCASIONE DEI FESTEGGIAMENTI PER IL SUO CENTESIMO ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE

LOCARNO 6 MAGGIO 2007

 

 

Alla Città di Locarno

 

Al Consolato Generale d’Italia in Lugano

 

Al Circolo Italiano di Locarno

 

Alla Filodrammatica Italo Ticinese, sezione culturale del CIL

 

Al Dr. Rodolfo Huber : storico e archivista della Città di Locarno

 

Al sig. Maurizio Maselli : il socio più giovane

 

Alla Signora  Rosaria Cioffi: il socio meno giovane

 

Soci da oltre 60 anni

 

Alla Signora  Silvia Della Torre

 

Soci da oltre 50 anni

 

Al Cav. Giuseppe Tresoldi

 

Soci da oltre 40 anni

 

Alla Signora  Clara Baccherassi

 

Al Sig. Giuseppe Basile

 

Al Sig. Emanuele Basile

 

Al Sig. Stefano Cannuli

 

Al Sig. Aurelio Mazzoleni

 

Al Sig. Carlo Tami

 

Al Sig. Giovanni Vaccaro

 

Soci da oltre 30 anni

 

Al sig. Francesco Alloro

 

Al sig. Giuseppe Balbina

 

Al Sig. Gaspare Bisaccia

 

Al sig. Ciro Bisogno

 

Al sig. Ercole Bruno

 

Al Sig. Antonio Cangiano

 

Al prof. Luciano Cesco

 

Al sig. Enzo Chietti

 

Al Sig. Giuseppe Cioffi

 

Al sig. Vittorino Del Rizzo

 

Al sig. Rocco Di Conza

 

Al Sig. Mario  Mario

 

Al sig. Gualtiero Gasparoli

 

Al Sig. Angelo Gava

 

Al Sig. Ermes Maffei

 

Al signor Petruccelli Mario

 

Al sig. Petruccelli Domenico

 

Alla Signora Ramelli Ulia

 

Al sig. Francesco Scardamaglia

 

Alla signora Stefanini Doriana

 

All’ing. Sebastiano Turnaturi

 

Al sig. Luciano Zaccheo

 

Alla Signora Silvia Zémanek

 

 

 

 

Alcune foto della giornata

 

 

Pubblico in sala

 

 

ing. Sebastiano Turnaturi : presidente Circolo Italiano Locarno

 

 

Prof.essa Tiziana Zaninelli: Vice Sindaco di Locarno

 

 

Dr. Alessandro Pietromarchi, Ministro Plenipotenziario

Console Generale d'Italia in Lugano

 

 

Dr. Rodolfo Huber: storico, archivista del Comune di Locarno

 

 

Console Generale e Vice Sindaco premiati

 

 

Signora Silvia Della Torre: Socia CIL da 62 anni

 

 

Cav. Giuseppe Tresoldi, Socio CIL da oltre 50 anni

 

ing. Sebastiano Turnaturi, pres. CIL socio da 35 anni

 

 

Autorità e premiati

 

Onore ai caduti

 

 

Autorità e Comitato del Circolo

 

 

Torta di compleanno e fine della festa

 


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via della Posta 17 - 6600 LOCARNO - TICINO - SVIZZERA
Tel: 0041 (091) 751 66 00
Internet: info@circoloitalianolocarno.ch

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Ultima modifica: 12-02-09